Le radici non solo musicali di DAVIDE CAMERIN a mUSICAaTTIVa.

Arriva da San Vendemiano, nell’alta trevigiana, il cantautore che questo Venerdì 8 Dicembre avremo ospite nei nostri studi alle ore 21 durante la trasmissione mUSICaATTIVa  in diretta sui 94.00FM di […]

Arriva da San Vendemiano, nell’alta trevigiana, il cantautore che questo Venerdì 8 Dicembre avremo ospite nei nostri studi alle ore 21 durante la trasmissione mUSICaATTIVa  in diretta sui 94.00FM di Radio Gamma 5 ed in streaming dal sito www.musicaattiva.com. Facciamo subito questa precisazione poiché DAVIDE CAMERIN, con le sue recenti canzoni scritte in questi ultimi anni dopo tanto silenzio, mette ancora più in primo piano rispetto al passato le proprie origini sia geografiche che culturali. Quei cordoni ombelicali che da ragazzi spesso cerchiamo di tagliare avendo bisogno di una nostra giusta indipendenza ma che poi in età più adulta riconosciamo essere importanti per la formazione della nostra personalità e per il nostro modo di riflettere e pensare.

Davide incide il suo primo disco per la Lizard Records (che sarà sempre la sua etichetta editrice) ben 24 anni fa nel lontano 1999 e lo intitola “40 Metri Quadri”, quasi un concept intimista e riflessivo sulla condizione umana moderna. Il secondo album è del 2002 e non presenta tematiche meno drammatiche, anzi proprio al contrario, poiché il Camerin racconta questo ‘strano’ rapporto tra l’uomo e la guerra immaginando quest’ultima in un periodo particolare dell’anno che denominandosi il lavoro “Natale Parabellum” capite di quale si tratta. La terza uscita discografica si chiama “Dandolo”, correva l’anno 2005 e il nostro cantautore stavolta partendo da un folk acustico, che in realtà gioca e devia verso il jazz e il progressive, prende strade in questo caso più leggere che in passato ma sempre ironicamente impegnate come nella canzone “Cena Con Erbe Aromatiche” che ne rappresenta un perfetto esempio. L’ultimo e quarto Lp è del 2008 ovvero “Canzoni In Economia” anche se lui preferisce definirlo più una raccolta di canzoni casuali semplici e sbarazzine che in questo caso avvicinano il nostro ospite ad un cantautorato più teatrale ed irriverente sulla scia di maestri del settore quali Giorgio Gaber o Enzo Jannacci. Ascoltate “Serie Di Semitoni Semiseri” per capire cosa stiamo intendendo!!

E  da questo punto in poi Davide sperimenta altre forme d’arte infatti nel 2010 pubblica “Le Storie Del Cognato” in cui recita 33 racconti brevi e ci mette in mezzo anche 4 sue canzoni che saranno le sue ultime edite!! Poi porta in scena con altri amici dal 2018 “Bibo, Dalla Palude Ai Cementi” trasposizione del libro di Nadia Breda sul drastico cambiamento industriale delle terre venete.

E finalmente arriviamo ai giorni nostri quando Davide racchiude in un ipotetico album digitale dal titolo “Altre Canzoni” che si trova nel portale bandcamp nuovi brani incisi in questi ultimi periodi. Ed è proprio con “CO.VID di San Lorenzo”, traccia estratta da questa cartella, che abbiamo iniziato a farvi conoscere Davide Camerin anche all’interno del nostro programma radiofonico. Sono passati diversi anni ed anche il sound è un po’ cambiato rispetto al passato, stavolta è il folk minimale a far da padrone nei nuovi componimenti. Ma rimane la lingua biforcuta nei testi che a questo punto trova ancor più spazio. Anche se in realtà questo brano folk-rock che vi abbiamo più volte trasmesso è quello più corposo, un po’ sulla scia del Dylan elettrico, lasciando comunque tanto spazio per il messaggio vocale che è sempre in prima piano.

Un posto privilegiato in questi brani sembra esserci anche per il dialetto locale (ma non è una cosa inedita nelle sue canzoni). E appunto ballate acustiche deliziose come “Al Forno De Cencio” e “Al Fior De Santa Caterina” usano felicemente questa lingua avvicinando il nostro ospite alla canzone popolare del secolo scorso e di quello prima ancora oltre che ad una certa potenza comunicativa conosciuta in Italia tramite Fabrizio De Andrè ma anche in America con il primo Bob Dylan, stavolta quello folk ed acustico.

Non possiamo non citare anche la splendida e struggente “Via Tarvisio” sul tempo che passa e sulla vita che cambia inesorabilmente. Una marcetta folk andante tanto soffice che malinconica dove le radici diventano le nostre fondamenta per costruire qualcos’alto di nuovo e ‘moderno’ magari utopicamente più a misura d’uomo!

Se vorrete intervenire in queste tematiche o semplicemente dire la vostra sulla musica ascoltata come sempre lo potete fare scrivendoci nella diretta al numero unico della radio per i whatsapp e per gli sms che è il 334-7102672 e poi noi leggeremo tutto durante la trasmissione.

E come sempre nell’ultima mezzora del programma vi faremo ascoltare le nuove canzoni che continuano ad arrivare alla nostra redazione dall’infinita creatività della scena indie del Veneto.

Salutandovi vi auguriamo che la musica resti sempre un’arte e che continui ad entrare nei vostri padiglioni auricolare per poi trapassarvi l’anima.

 

Lo STAFF di mUSICAaTTIVa

 

 

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